Giornata mondiale della poesia 2015 Unesco. Per Alberto Bevilacqua

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La “nostra” giornata mondiale della poesia, Unesco, è dedicata ad Alberto Bevilacqua.

Alberto Bevilacqua è nato a Parma nel 1934, scrittore, regista e sceneggiatore, nonché poeta e giornalista. Nei primi anni cinquanta iniziò a pubblicare i suoi scritti su invito di Mario Colombi Guidotti, responsabile del supplemento letterario della Gazzetta di Parma. La sua prima raccolta di racconti, La polvere sull’erba (Sciascia, 1955, e Einaudi, 2000), ebbe l’apprezzamento di Leonardo Sciascia. Nel 1961 pubblicò la raccolta di poesie L’amicizia perduta (Sciascia). Il suo primo successo editoriale fu il romanzo La califfa (1964). Il romanzo seguente, Questa specie d’amore, vinse il Premio Campiello (1966). Di entrambi i romanzi l’autore stesso curò poi la trasposizione cinematografica, vincendo con Questa specie d’amore il David di Donatello per il miglior film. Nel 1968, con L’occhio del gatto ha vinto il Premio Strega.

 

 

Ha vinto due volte il Premio Bancarella, nel 1972 con Un viaggio misterioso e nel 1991 con I sensi incantati. Oltre ai molti successivi romanzi, ha dato alle stampe le raccolte di poesie: L’indignazione (Rizzoli, 1973), La crudeltà (Garzanti, 1975), Immagine e somiglianza. Poesie, 1955-1982. Antologia personale (Rizzoli, 1982), Vita mia (Mondadori, 1985), Il corpo desiderato (Mondadori, 1988), Messaggi segreti (Mondadori, 1992), Poesie d’amore (Mondadori, 1996), Piccole questioni di eternità (Einaudi, 2002), Legame di sangue (Mondadori, 2003), Tu che mi ascolti. Poesie alla madre (Einaudi, 2005), Le poesie (Oscar Mondadori, 2007), Duetto per voce sola. Versi dell’immedesimazione (Einaudi, 2008), La camera segreta (Einaudi, 2011).

Come un albero, come una rondine

Saremo un giorno lontani
se ciò che dicono è vero,
saremo un reciproco pensiero
o una cosa dimenticata
dalla nostra reciproca memoria:
io non so, tu mi auguro
al tuo strambo paradiso,
amica mia che salvavi
in ogni orrore innocenze sfuggite
alla distrazione del boia.
Ho esaurito la lista,
non ho che un Dio
da farti salutare
ma se lo incontri per caso, non darti
pena di cercarlo per questo:
che altro? resto
…è l’ultima davvero
telefonata fra noi, ma vorrei
lo tenessi presente che l’amore
è il mancato appuntamento e insieme
il momento azzeccato.

(da Poesie, ed. oscar mondadori)

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