Il ragazzo che non mangiava le ciliegie

   Tempo di lettura: 4 minuti

“Ti rivelerò un segreto: la scrittura ti fa vedere il mondo sotto una luce diversa.”

“Non capisco.”

Il Tutore prese tempo.

“Ti è mai entrata una scheggia in un dito?”

“Un sacco di volte.”

“Allora conosci il sollievo che si prova nell’attimo in cui la estrai. Ecco, la scrittura da sollievo.”

Una volta, anche se sembra passato un secolo nei suoi tredici anni, Jamie era felice.

Aveva un papà con cui giocare, una mamma dal sapore inconfondibile, un gatto con cui accoccolarsi e dormire, e una casa colma di buoni odori da ricordare.

Poi un cataclisma di eventi lo ha sradicato da tutto questo: suo padre se n’è andato, il suo gatto è morto, e Jamie e sua madre sono stati costretti a trasferirsi a Prato Meraviglia, un campo di roulotte, dove loro occupano la numero 5 insieme alla zia Saffi, priva di memoria a breve termine, in conseguenza di un brutto incidente.

A Traverse City Jamie non trova nulla da cui ricominciare: la sua insegnante lo detesta, i suoi nuovi compagni di scuola lo prendono in giro per via di quelle ciliegie sciroppate che la madre gli rifila ogni giorno, e la zia Saffi, l’unica che sapeva ascoltarlo, dimentica ogni parola, fatto, emozione appena accaduta.

Ma Prato Meraviglia si rivelerà ben presto anche peggiore di ogni qualsiasi immaginazione.

Accade infatti un episodio che Jamie tiene violentemente chiuso dentro di sè per paura, vergogna, senso di colpa: il tradimento perverso di un adulto, l’unico a Prato Meraviglia, cui Jamie aveva concesso uno spiraglio della sua fiducia.

Da quel momento Jamie avrà un solo obiettivo: dimenticare, cercare un modo per cancellare dalla memoria l’evento che ha cambiato radicalmente i confini sperimentabili della sua realtà.

È proprio nella disperata ricerca di un metodo per cancellare la memoria che Jamie si imbatte in una sensitiva. Nella lavanderia del campo roulotte trova dei bigliettini che ne pubblicizzano i suoi poteri attraverso l’ipnosi.

Jamie incontra così Audrey, una strampalata ragazzina, con occhiali giganti da adulto, privi di lenti.

All’inizio è subito scontro, Jamie non crede affatto nei poteri di Audrey. Ma la sua vicinanza e le sue domande così puntuali e vere, se da una parte lo infastidiscono, dall’altra aprono in lui un forellino di speranza. Ha bisogno di qualcosa in cui credere, anche se questo appare impossibile.

Sarà proprio grazie a una seduta di finta ipnosi e all’incontro con uno scrittore, venuto a parlare della sua professione alla classe, che Jamie troverà il coraggio di concedersi al dolore e di denunciare apertamente l’abuso di cui è stato vittima.

L’autrice

Sara Weeks, pluripremiata autrice per ragazzi, riesce in un’armonia lieve di parole, a scandagliare in profondità l’intrigo di emozioni che ribollono nel cuore del protagonista, restituendo valore e coraggio al potere della memoria, che non va mai cancellata, anche quando conserva orribili ricordi.

Nella stessa collana, Il serpente a sonagli, Beisler Editore ha pubblicato della stessa autrice anche La ragazza Chissachì e Da oggi sono felice.

 

Informazioni tecniche

Titolo: Il ragazzo che non mangiava le ciliegie

Autore: Sarah Weeks

Editore: Beisler

Codice: EAN 978-88-7459-010-0

Formato: 21×13

Pagine: 143

Prezzo indicativo: € 10,50 cartaceo

Età di Lettura: (10)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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